Vite parallele

 

Primo è un giovane uomo ed ha una quarantina d’anni, una bella moglie, Mimma,  che gli vuole un mucchio di bene e due bellissimi figli, Nicola il primo ed Agnese, la seconda. Certo quaranta anni non sono proprio così pochi per essere definito un giovane, ma i tempi sono cambiati, una vita più agiata condotta in modo sano ed equilibrato, ha fatto sì che oggi il passare degli anni incida sempre meno rapidamente sulla nostra temporanea presenza in questo mondo, portandoci a considerare, come in  effetti si realizza, che il nostro traguardo naturale vada a posizionarsi sempre un poco più in là.

Lo sport che pratica lo aiuta; Primo, infatti, è anche un tipo sportivo, e non solo perché la domenica pomeriggio la passa davanti al televisore al seguito di “Quelli che…”, ma anche perché lui lo sport  lo pratica veramente, con passione.

Ha anche un ottimo lavoro che gli garantisce sicurezza economica e quel giusto livello d’agiatezza, tale da consentirgli di non avere il patema d’animo d’arrivare alla fine del mese.

Gode di una bella e nutrita cerchia d’amici ed amiche con i quali passa le numerose occasioni liete.

Insomma una situazione ideale, invidiabile, se non fosse per un’ombra che incombe ed oscura una situazione così idilliaca.

Sono anni, infatti, che Primo ha una vita parallela, una di quelle situazioni, a volte inspiegabili, che si vengono a creare per strane combinazioni, per quelle alchimie di circostanze che il quotidiano a volte ci riserva: ha un’amante, riservata ed assolutamente non invadente, ma pur sempre un’amante!

Primo la gestisce con astuzia  ad evitare che la famiglia n’abbia qualche sentore.

Intendiamoci, non c’è da scandalizzarsi. Oggi, rispetto al passato s’è creata una certa tolleranza intorno a queste situazioni. Alla fine, sarebbe però forse il caso di ragionarci un po’ sopra, ed analizzare il perché queste circostanze a volte si vengano a realizzare.

Possibile, c’è da chiedersi, che Primo pur godendo dell’invidiabile condizione che abbiamo descritto sopra, con una famiglia così bella ed unita e soprattutto con una moglie devota e premurosa che tutti gli invidiano, senta il bisogno di dedicarsi ad un’altra?

Non è infatti comprensibile. Ma l’animo umano è complesso e non sempre segue la logica che ci aspetteremmo.

Consideriamo però che tutto sommato la vita di Primo scorre regolare, senza particolari problemi: lui è uno intelligente ed ha saputo creare e mantenere un corretto equilibrio fra queste sue due vite, per non dare nell’occhio, per evitare che, per quanto possibile, la sua famiglia ne debba fare le spese.

Lui continua a non far mancare niente ai suoi familiari. Tutte le sere rientra normalmente dal suo lavoro e saluta i figli e Mimma che lo aspettano mentre quest’ultima prepara la cena.

Mangia con loro col consueto televisore acceso che fa le veci del camino dei nostri avi. Qualche sorriso con la tradizionale trasmissione serale di due celeberrimi comici, qualche parola sull’accaduto della giornata, poi Primo, non appena Mimma gira le spalle per dedicarsi ai piatti, con una scusa s’alza da tavola, s’allontana e corre a cercare di lei, l’altra.

Immancabilmente la trova sempre ad aspettarlo.

 

“Ciao”, le dice. “Ciao”, risponde lei.

“Ti sono venuto a trovare”. “Lo vedo.”  “Che accoglienza! E’ successo qualcosa? Cosa c’è, qualcosa che non va? Pensavo fossi contenta di vedermi”.

“Lo sono”.  “Pero?”  “Però…niente”.   “Cos’hai, sei triste? Oggi è un giorno particolare. Ti ricordi è stato proprio oggi che ci siamo incontrati la prima volta“. 

“Beh si, lo so…però è proprio per questo che sto capendo che forse mi stai trascurando un po’, ogni tanto mi sento sola. Non vedo l’ora di vederti ma ancora adesso, dopo tanto che ci vogliamo bene,  sono costretta a dividerti con quell’altra”.

“Lo so…ma devi essere paziente. Quell’altra, capisci, non è una qualsiasi, è mia moglie!”

 “Ed insieme ci hai fatto due figli! La maggior parte del tuo tempo lo dedichi a lei: lo “shopping”, la spesa, gli amici, i parenti, i viaggi, le vacanze. A me riservi solo qualche ritaglio di tempo. Passare un’intera giornata insieme con te è solo una speranza e quando succede non vedi l’ora di tornartene a casa. Quando ti deciderai a prendere un provvedimento…a dirle tutto…a parlarle di noi”.

 

Primo, intenerito, inizia ad accarezzarla dolcemente e considera:

 

“Sai, devo dirti che sono sicuro del fatto che mia moglie già immagini e tolleri…chiuda un occhio…faccia finta di niente. Tutto sommato è una gran donna”.

“Appunto per questo, non continuare ad ingannarla, dacci un taglio netto…sii uomo, deciditi!”

“No, senti, non è giusto, con te ci sto bene, quello che mi dai non lo cambierei per tutto l’oro del mondo ma….perdonami, proprio non me la sento”.

“Tutti uguali voi uomini, quando dovete prendere una decisione drastica, aspettate sempre che si sia noi ad avere per prime la volontà e la forza di prenderla”.

“Pazienta ancora un po’… ti prego. Vedrai, ti prometto che quanto prima troverò modo di organizzare un viaggio solo per te e me. Partiamo soli. Che ne dici della costa romagnola?”

“Sarebbe bello, ma tu lo dici sempre e poi non lo fai mai. Non continuare ad illudermi”.

 

Primo abbassa ancora di più la voce, assume un tono suadente e cerca di rassicurarla e convincerla.

 

Ma no, vedrai che questa volta ti sto dicendo la verità; andremo soli io e te, faremo un bel viaggio e ci divertiremo insieme. Le strade, i paesini, i boschi, la compagnia…stai tranquilla…ti ci porto…però, perdonami, adesso devo proprio andare…ma torno presto”.

“Sabato, domenica…dimmi, quando?”

Primo le strizza l’occhio, un’ultima carezza con uno straccio giallo morbidissimo sulla sella, sul tubo orizzontale, una passata veloce sul manubrio, un cenno di saluto, e…: “Quando meno te lo aspetti. Ciao passerotta. Buon compleanno!”.

E pensieroso, in silenzio, ritorna su da Mimma che lo aspetta pazientemente davanti al televisore.

 

                                                                                                          Lo Scozzese