Internet - il costo del progresso 

 

Uno dei miei professori di liceo, di geografia in particolare, insisteva sempre su un concetto così semplice ed evidente da rimanermi stampato in mente ancora oggi.

Egli sosteneva, a ragione, come l’Africa, rispetto ad altri continenti e primo fra tutti l’Europa, sia rimasta per anni arretrata semplicemente a causa della struttura delle sue coste.

La loro stragrande maggioranza è infatti alta, e non costituendo quindi un facile approdo per le navi, non ha consentito in passato, quando i trasporti sulle lunghe distanze avvenivano per buona parte via mare, un facile scambio di merci, esperienze e cultura fra le genti.

Traslando il concetto e ribaltandolo si potrebbe quindi affermare che laddove è più facile la possibilità di scambio di merci, esperienza e cultura, c’è di conseguenza più progresso.

Dando uno sguardo al passato, a partire dall’invenzione della scrittura operata dalle genti mesopotamiche, per passare poi all’invenzione della stampa e finire a quella della radio e della televisione, numerosi sono stati i salti che hanno determinato una rivoluzione ed una facilitazione nella possibilità di comunicazione ed una conseguente e sempre più rapida accelerazione di ciò che definiamo genericamente come progresso.

Recentemente poi, un altro fenomeno si è aggiunto, alle già vaste possibilità di comunicazione, a determinare un’ulteriore e rapidissimo balzo in avanti nelle possibilità di interscambio e conseguente sviluppo delle nostre conoscenze: si tratta di INTERNET.

Chi mi sta leggendo, ovviamente, conosce già a menadito quali siano le caratteristiche tecniche e di utilizzo pratico di questo strumento; mi preme però sottolineare, se ce fosse bisogno, quali siano gli aspetti che lo legano con risultati estremamente positivi, in particolare anche al mondo del ciclismo.

Internet è il cordone ombelicale che unisce il nostro mezzo di accesso, essenzialmente il personal computer casalingo, al mondo intero. Con un semplice “click” del “mouse” è possibile saltare, in un attimo, dal sito del più famoso produttore nazionale di componenti e gruppi a quello del più recondito artigiano produttore di telai in Australia.

Internet è fonte inesauribile di informazioni tecniche: sono numerosissimi i siti che trattano in maniera estremamente diffusa e rigorosa i temi classici della nostra attività. Si va dall’alimentazione alla preparazione atletica, dalla cura del mezzo meccanico al calcolo delle quote del telaio più adatto alla nostra corporatura, dal comportamento in gara e nelle granfondo ai metodi di calcolo dei consumi calorici, del rendimento in salita, dello sviluppo metrico dei rapporti o quant’altro.

Internet è mezzo di scambio di esperienze: è sufficiente fare un rapido giro attraverso i numerosissimi siti delle squadre amatoriali sia italiane che straniere e partecipare ai numerosissimi “forum” per esprimere e raccogliere le esperienze maturate dagli altri praticanti la nostra attività. Lo stesso sito dove state leggendo queste righe ne è un classico esempio.

Questi stessi siti documentano anche l’organizzazione e l’attività degli altri gruppi sportivi offrendo quindi l’opportunità di acquisire numerosi spunti per migliorare il proprio.

Internet è negozio elettronico: il bassissimo costo di struttura, è sufficiente disporre infatti di un personal computer di media levatura collegato alla rete, da l’opportunità a chiunque di aprire un negozio virtuale dove vendere le merci più varie. Dietro alla facciata della vetrina rappresentata da INTERNET, potrebbe celarsi anche un semplice garage o una cantina. Quindi niente vere vetrine, niente neon, niente merci reali in mostra se non la loro immagine, niente personale al banco. Ed allora a costi di gestione bassi corrispondono generalmente prezzi praticati più bassi  rispetto ad un negozio tradizionale; logico pensare di poterne approfittare.

Numerosissime sono inoltre le possibilità di compravendita di materiale usato. Il sito di Ebay, addirittura, offre la possibilità di reperire materiale venduto all’incanto; se si è particolarmente fortunati e scaltri si può attrezzare una bici fantastica ad una frazione di quello che sarebbe costata al negozio.

Internet è documentazione: un rapido giro sui siti specializzati da l’opportunità di avere una visione precisa ed aggiornata circa le varie manifestazioni in calendario, percorsi, altimetrie, regolamenti. L’iscrizione ed il pagamento della quota possono essere fatti direttamente, come si dice, “on line”, e cioè direttamente attraverso lo stesso collegamento al sito. Gli stessi forniscono indicazioni precise e puntuali circa gli ordini d’arrivo, resoconti, foto, addirittura la stampa personalizzata dei diplomi di partecipazione. Formidabile!

E’ anche chiaro però che, ad un occhio attento, non sfuggono gli evidenti risvolti negativi.

Primo fra tutti, una deleteria spersonalizzazione nei rapporti interpersonali, sia fra collega e collega, ad esempio, sia col proprio negoziante di fiducia.

Cosa si nasconde infatti dietro ad uno pseudonimo o ad un serissimo “vendor”? Praticamente impossibile saperlo se non rischiando del proprio. “Audaces Fortuna adiuvat” (la fortuna aiuta gli audaci), dicevano.

Un rischio calcolato però, e il rischio, si sa, è stato è e sarà sempre: il costo del progresso.

 

Agosto 2006                                                                                        Lo Scozzese