Fratelli di Taglia

 

Ecco di nuovo Bossi e la sua battaglia contro la buonanima di Mameli a favore dell'altra buonanima di Verdi.
La battaglia delle "buonanime"!
Mi vengono subito spontanee due osservazioni.
La prima è che, secondo me, Bossi è bravissimo nel ritirare ciclicamente in ballo quest’argomento, probabilmente per riacquistare l'attenzione del popolo bue troppo occupato a ruminare le terrine d'insalata di riso, le fettine panate ed i chili di cocomero ferragostani.
La seconda è che, sempre, si da uno spazio eccezionale alle polemiche, in questo caso sulla reiterata "boutade" del nostro simpatico amico nordista, dando ancora una volta prova di essere bravissimi nell'occuparsi delle stronzate piuttosto che delle cose serie. A voi la scelta di quale parte politica io stia parlando: va bene in entrambe i casi. :lol:
Se debbo dire la verità a me la cosa non è che mi tocchi particolarmente. E' solo che i miei ricordi ed il mio affetto è più legato alla buonanima di Mameli piuttosto che a quella di Verdi.
Quest'ultimo ed il suo "Va pensiero" non mi suscitano altro che il consueto moto d'insofferenza sul solito "zum pa pa" delle musiche verdiane tanto decantate.
Ma Mameli. Volete mettere Mameli ed i suoi versi criptici che danno l'idea di una formula magica, ancestrale, foriera di chissà quale forza psico-fisica la sua semplice declamazione possa far scaturire?
Li porto dentro di me come un gioiello fra i miei ricordi d'infanzia, quando in colonia marina di buon mattino prima della colazione, sbarbati lavati (sic. Se fosse "lavati e sbarbati" si riferirebbe ad un'altra età), s'allineavano in squadre compatte, le divise linde e pinte come tanti soldatini in miniatura, per fare l'alza bandiera e dare così inizio alla giornata.
Io l'inno di quel tempo lo ricordo così:
Fratelli di Taglia (chissà quanti fratelli avrà Taglia. Beata lei! :unsure:)
lì Taglia seddesta (io seddesto, tu seddesti , lei seddesta, evidentemente. Fatti suoi. :unsure:)
de l'ermo di cipio (sempre caro mi fu quest’ermo colle…:unsure:)
s'eccinda la testa (che io m’eccinda, che tu t’eccinda, che egli s’eccinda . Congiuntivo. Riflessivo. Fuori di dubbio.) :unsure:
dov'è la vittoria (e qua ci siamo ;))
L'è porca la chiò, ma :o:
chesschiava di Roma (imperfetto di chesschiare, terza persona singolare? :unsure:)  
Iddio la creò :woot:(parapon... parapon... paraponzi ponzi )
Così, a pappagallo. Non ci si è mai capito niente. Anche adesso non è che mi sia molto più chiaro.
Il resto non l'ho mai cantato. Troppo rapido il flusso musicale per poterci appiccicare il testo. Mi limitavo a fare: nananna nananna nananna nananna...nananna nananna nananna nanà! Andava sempre bene. Ergo, non mi togliete l'inno di Mameli!

Se poi volessimo parlare di un criterio di giustizia, allora aggiungerei che sarebbe logico consentire che ciascuna regione italiana possa scegliere il suo personale inno.
Lasciamo da parte il nord Italia, ché l'ha già scelto.
Al centro proporrei la celeberrima "La società dei magnaccioni", della quale un brevissimo accenno.
"Fatece largo che passamo noi...'sti giovinotti de 'sta Roma bella...semo regazzi fatti cor pennello...che le regazze famo 'nnammorrà...che le regazze famo nnammorà!. Ma che ce frega... ma che c'emporta... si l'oste ar vino c'ha messo l'acqua...e noi je dimo e noi je famo...c'hai messo l'acqua e nun te pagamo...mapperò noi semo quelli... che jarisponnemo 'n coro...è mejo er vino de li Castelli...che questa zozza società" :woot:
Per chi volesse è disponibile il testo completo. Una sciccheria!

Per il sud non avrei dubbi. "O' sole mio...sta 'n fronte a te...". Facilissimo, le parole sono sempre uguali. E lo sanno cani e porci! :woot:
A meno che, per salvarsi da un giusto moto di ribellione di "Cosa nostra" non si propenda per "Vitti 'na crozza". "Vitti 'na crozza supra 'nu cannuni...fui curiusu e ci vossi spiari...idda m'arispunniu cun gran duluri...muriri senza toccu di campani". Stupenda.

Però, a pensarci bene, credo che non sia giusto. Diversificare sarebbe come dare l'impulso ai focolai di secessione, anche silenti, che a mio parere sono sparsi per lo stivale. Anche al sud.
Allora cerchiamo di non far torto a nessuno. Cancelliamo pure Mameli, e poi Verdi, La società dei magnaccioni, O' sole mio ed il resto e riuniamoci tutti sotto la bandiera de "L'italiano" di Toto Cotugno! :B):
"Lasciatemi cantare...con la chitarra in mano...lasciatemi cantare...sono un'italiano." :woot:

 

                                                           Lo Scozzese