Cani? Niente paura!

 

 

E’ facile trovarsi ad uscire in compagnia con la bicicletta; capita anche però abbastanza spesso di andarsene a zonzo da soli.

Comunque sempre, ma in quest’ultimo caso ancora di più, serve attenzione ed occhio vigile alla situazione della strada: automobilisti, pedoni e…cani.

Si, perché loro sembra lo sappiano che stai facendo un’uscita in solitaria; quando sei in gruppo magari non ne vedi l’ombra, ma se sei isolato l’incontro coi nostri ormai millenari amici è immancabile. Li trovi sempre che t’aspettano ai margini della strada, singoli appaiati o in gruppo, per regalarsi un gustoso “fuori programma”.

Inutile nutrire speranza di farla franca, è la natura a comandare e, lo sappiamo, nel cane alberga ancora la stoffa del predatore; è più forte di lui.

Il nostro peloso compagno, si sa, ha timore o rispetto di un umano appiedato, perché lo considera alla stregua del proprio capo branco, ma quando invece è in groppa ad una bicicletta, deve apparirgli come chissà quale strana bestia da predare, ed inizia così automaticamente una fragorosa rincorsa. Dobbiamo apparirgli un po’ come a noi si presenterebbe un centauro, col busto da uomo e la parte inferiore di un cavallo, o un’arpìa, testa di donna e corpo d’aquila,  oppure una sirena, magnifico corpo di donna e coda di pesce; uno strano essere con testa e corpo umani ma con due strane appendici circolari in mezzo alle quali zigzagano due rigonfiamenti dall’aspetto stuzzicante ed appetitoso: i due polpacci.

Ora, quando i ciclisti sono in gruppo, questa bestia appare enorme, fuori dalla sua portata; il cane s’impaurisce, s’allontana e lascia perdere. Ma è sufficiente che uno sia da solo perché diventi preda o terribile minaccia.

C’è gente, come me, che non nutre nessuna paura in particolare, ma ci sono alcuni ai quali un cane alla rincorsa provoca un immediato riversamento di adrenalina, pelle d’oca e sudori freddi.

A costoro, proprio partendo dai presupposti anzidetti, vorrei far considerare una cosa: piuttosto che cercare di darsela a gambe mulinando a più non posso un cinquantatre-undici, provate a raccogliere tutto il vostro coraggio ed a scendere dalla bicicletta. Vedrete che, nella stragrande maggioranza dei casi il cane finalmente sarà messo in condizione di riconoscere la vostra sagoma da umano, da capo branco, e si bloccherà. Oppure farà precipitosamente dietro front e per voi sarà la salvezza. Magari si limiterà solo a protestare chiassosamente perché gli è andata a vuoto la caccia; ma sarà solo fumo.

Non sottovaluterei poi il fatto che spesso, i cani, con la loro innegabile intelligenza, hanno ormai imparato a riconoscere il ciclista e quindi la loro azione non ha niente di bellicoso.

Capisco che per alcuni è difficile convincersene ma io voglio lo stesso provarci raccontandovi brevemente un’esperienza personale.

Si tratta di qualche tempo fa, forse questa primavera. Uscitina in solitaria, solito cane ad attendere.

Stava acquattato dentro una cunetta in probabile attesa di una preda qualsiasi che rompesse la noia di una vita da cani; mi guarda e forse non realizza che a fronte dello sforzo profuso, vista la mia scarsa dotazione in termine di polpacci, avrebbe guadagnato un ben misero bottino. Si proietta fuori come un fulmine ed inizia a darmi la caccia. Io, come ho già detto non ne ho timore, ma almeno solo per liberarmi dell’incomodo, ingaggio il cinquantatre-dodici e gli do a rotta di collo. Lui però mi raggiunge comunque, ed immaginate la mia sorpresa quando, piuttosto che proiettarsi con le fauci aperte sulle mie gambe, mi supera come una saetta, mi da qualche metro, poi, soddisfatto, si rigira e abbaia felice scodinzolando al mio indirizzo.

Realizzo immediatamente incredulo: non è che voleva solo misurasi in volata con me e quel suo abbaiare ilare era solo una presa per i fondelli al mio indirizzo dopo averla vinta? Ma certo!

Porca miseria: fino ad allora, presuntuoso del cavolo che sono, ero convinto d’andare forte e che non ci fosse un cane che mi potesse battere, invece quella volta quel cane ha fatto un figurone ed io ho fatto una figura…da cani.

 

 

                                                                                              Lo Scozzese